Le Truppe Alpine sono state costituite in base al decreto regio del 15 ottobre 1872 a seguito del progetto di riordinamento dell’Esercito concepito e realizzato dal Generale Cesare Ricotti Magnani, allora Ministro della Guerra. Inizialmente, nel marzo del 1873, furono costituite 15 compagnie aggregate ad alcuni distretti di città prealpine: Cuneo, Torino, Novara, Como, Brescia, Treviso e Udine e già nel settembre del 1873 le compagnie erano diventate 24, nel 1878 aumenteranno a 36 ripartite in 10 battaglioni.
Nel 1877 viene costituita in Torino la “Brigata Artiglieria da Montagna” riunendo le cinque batterie da montagna esistenti presso i reggimenti da fortezza.
A seguito del Regio Decreto del 29 giugno 1882, il 1 novembre dello stesso anno si costituirono i primi sei reggimenti alpini:1° Reggimento Alpini in Mondovì, 2° Reggimento Alpini in Brà, 3° Reggimento Alpini in Fossano, 4° Reggimento Alpini in Torino, 5° Reggimento Alpini in Milano, 6° Reggimento Alpini in Conegliano. Nel 1887 si costituì il 7° Reggimento Alpini in Conegliano Veneto.
Gli Alpini ebbero sin dalla nascita, oltre allo zaino, il cappello con la penna, che assunse subito a simbolo onorifico da guadagnarsi in montagna.
Gli alpini, nati per le Alpi, ebbero il loro battesimo del fuoco in Africa (battaglia di Adua, 1 marzo 1896) nelle campagne di Eritrea (1887 – 1896) e di Libia (1911 – 1914) dando prova di capacità di adattamento fuori dal comune. Nell’anno 1909 si costituì l’8° Reggimento Alpini. Durante la Prima Guerra Mondiale circa 260.000 alpini (comprendenti 88 battaglioni riuniti in 20 gruppi, 9 raggruppamenti e 4 divisioni) furono schierati nel settore montano dai ghiacciai dell’Ortles e dell’Adamello, alle Dolomiti, alle Alpi Carniche e alla zona dell’Alto Isonzo. Ortigara, Adamello, Pasubio, Monte Grappa, Monte Nero, Piave sono alcuni campi di battaglia dove gli alpini, con 25.000 caduti, 76.000 feriti e 18.000 dispersi, hanno dato il loro contributo alla vittoria. Terminato il conflitto rimangono in vita 8 reggimenti ai quali si unisce il 9° Reggimento Alpini costituito nel 1919.
Con l’ordinamento del 1926 si formano tre comandi di brigata, poi quattro nel 1933, trasformati in divisioni nel 1935. Sempre nel 1935 sono costituiti l’11° ed il 12° reggimento (questo soppresso l’anno successivo) ed una 5ª divisione.
Nella Seconda Guerra mondiale le divisioni alpine (diventate sei) parteciparono inizialmente alle operazioni sul Fronte Occidentale e poi alle campagne di Grecia e Russia dove, ancora una volta gli alpini hanno scritto pagine memorabili di sacrificio e di eroismo, basti pensare che in soli 3 mesi di guerra sul fronte russo (11 dicembre 1942 – 20 marzo 1943) gli alpini ebbero 41.010 caduti\dispersi e 10.330 feriti e congelati. Le divisione alpine sono sciolte nel settembre del 1943.
Presenti nella guerra di liberazione con i battaglioni “Piemonte” e “Abruzzi”, gli alpini, cessato il conflitto, ricostituiscono le loro unità su cinque brigate:
- “Julia” il 15 ottobre 1949 nel Friuli e Carnia;
- “Tridentina” il 1 maggio 1951 nell’Alto Adige centro-orientale (sciolta il 31 dicembre 2002);
- “Taurinense” il 15 aprile 1952 in Piemonte;
- “Orobica” il 1 gennaio 1953 nell’Alto Adige centro-occidentale (sciolta il 27 luglio 1991);
- “Cadore” il 1 luglio 1953 nel Bellunese e Cadore (sciolta il 31 gennaio 1997).
Dopo la Seconda Guerra Mondiale prese vita in Bolzano (1952) il IV Corpo d’Armata che nel 1973 assunse la denominazione di IV Corpo d’Armata Alpino e successivamente (nel 1976) quella di 4° Corpo d’Armata Alpino. Dal 1 ottobre 1997 la Grande Unità assume l’attuale denominazione di Comando Truppe Alpine.
L’Attuale struttura del Comando Truppe Alpine, conseguita in seguito agli ultimi riordinamenti, è la seguente:
- Comando Truppe Alpine (Bolzano);
- Comando Divisione Tridentina (da costituire);
- Centro Addestramento Alpino (Aosta);
- Brigata Alpina “Julia” (Udine);
- Brigata Alpina “Taurinense” (Torino);
- Reparto Comando e Supporti Tattici “Tridentina” (Bolzano).
Da sempre gli alpini sono intervenuti in soccorso delle popolazioni colpite da eventi catastrofici, a partire dall’incendio che devastò Bersezio nel 1883, alluvioni, il Vajont, terremoti, fino alle recenti eccezionali nevicate in nord e centro Italia.
Dal 1992 grande è l’opera di concorso al mantenimento dell’ordine pubblico con varie operazioni su tutto il territorio nazionale, in Sicilia, in Sardegna, in Calabria, in centro Italia ed in nord Italia con l’operazione “Strade Sicure” ancora in corso.
Presenti anche in tutti i principali teatri operativi al fianco degli alleati e sotto l’egida dell’ONU, dal 1991 fino ai nostri giorni.